Il presidente non è mai stato un tipo puntuale…lui ha sempre avuto un modo tutto suo per interpretare gli appuntamenti.
Non che ci sia mai stato un criterio o una vera presa di posizione…semplicemente ha sempre creduto che la puntualità non fosse una cosa importante o un argomento sul quale valesse la pensa spendere più parole di un “e vabbè dai..mo tutto sto casino per 10 minuti” anche se spesso e volentieri i minuti erano 30 o 40, l’appuntamenti lo aveva dato lui, in posti scelti da lui, per fare cose che lo interessavano direttamente.
Come dicevo non era una presa di posizione, era più che altro un modo di vivere. Non so se vi sia mai capitato di conoscere qualcuno che non riesci prioprio a cazziare come si deve perchè, anche con tutto l’impegno del mondo, con la più profonda foga e con la migliore faccia incazzata, ti rendi conto di essere l’unico che sta prestando attenzione alle tue urla e ti senti un cojone che grida contro un muro a 124 denti.
Il presidente è questo. E’ la sintesi perfetta del “che ti incazzi a fare se sai che sono così?è colpa tua che mi aspetti e ti incazzi non mia che faccio tardi.”.
A questo punto voi penserete…” inizia a non aspettarlo più e si arrangia”..mbè potreste non credermi ma vi posso assicurare che in 10 anni di appuntamenti non ho mai visto nessuno non aspettare il Presidente.
Da questo ho capito quale sia il suo più grande talento, che paradossalmente è anche una delle cose per il quale lo picchierei tutti i giorni finchè non mi fa male la mano;
Il Presidente è uno che va aspettato…a prescindere da quanto ritardo faccia ne vale sempre la pena…e io…non ne conosco altri di uomini così.
Come dicevo ci incontrammo la prima volta nel 2006..capelli lunghi,entrambi..successivamente io li tagliai..lui li lasciò sul cuscino.
Era un tipo particolare il Presidente, chitarra sempre alla mano, storie su qualsiasi cosa e una cultura generale mostruosa…si insomma una faccia da schiaffi che credeva di poter spaccare il mondo con una mano…come HULK!!
Era arrivato a Madrid dopo 1 anno a farsi le ossa a Dublino..cosa facesse li esattamente non l’ho mai capito..ma immagino che fosse qualcosa di divertente perchè ne parla sempre con soddisfazione e forse un poco di rimpianto per il giovane avventuriero che fu.
Non entrò subito nelle mie grazie…troppo invadente e troppo alpha per andare subito d’accordo con me, ancora oggi se stiamo insieme in macchina e uno dei due guida, discutiamo tutto il tempo su che strada sarebbe meglio fare…ancora adesso..tutte le volte…penso di adorare questa cosa!!
Iniziammo a giocare insieme in una squadra di Madrid…oddio che poi chiamarla squadra è un parolone…diciamo che avevamo trovato un modo economico di rimanere in forma.
Tutti i martedi e i giovedi dalle 20 alle 22…per poi giocare domenica mattina la partita.
Ecco tornando sul suo singolare modo di interpretare un appuntamento.
Avremmo giocato quell’anno una ventina di partite e tutte le volte arrivava agli appuntamenti con almeno 20 minuti di ritardo.
Tutte le volte lo costringevo a chiamare l’allenatore, burberone spagnolo classe 1940, per assumersi la responsabilità del ritardo mostruoso accumulato ancor prima di partire.
Tutte le volte lo faceva come se fosse la cosa più normale del mondo. Non siamo mai stati puniti per il ritardo..nemmeno una sola volta.
A pensarci bene ci fu una volta che non lo aspettai… solito posto solita ora ma ritardava più del solito ritardo previsto.Dopo molte telefonate a vuoto, desistetti e andai solo.
Ci ho pensato molto e credo che di quell’ episodio non è importante l’ essermene andato senza aspettarlo, la cosa importante di quell’episodio è che senza il Predidente non avevo più voglia di andare a giocare.
Qualche giorno dopo scoprii che si trovava a napoli per la promozione dalla c1 alla b o dalla b alla a non mi ricordo…non aveva avvertito nemmeno il lavoro..era semplicemente andato via per poi tornare 1 o 2 settimane dopo senza battere ciglio.
Una persona normale avrebbe inventato una qualsiasi scusa, non so, un impegno, o addirirttura avrebbe detto la verità. Il Presidente non disse nulla…entrò in ufficio in modo normale in un giorno normale…nessuno disse nulla…nemmeno chi doveva controllare che ci fosse.
Qualche tempo dopo gli venne la malsana idea di tornare a Napoli a lavorare in Banca. Se ci penso rido ancora…non so quante chiamate disperate ho dovuto ascoltare mentre mi descriveva la routine di un lavoro in banca a Napoli…aveva anche iniziato ad arrivare puntuale..non era più lui.
Fu una delle 2 volte che non ascoltò un mio consiglio
Fortuna vuole che il Presidente sia uomo di mondo e sappia capire i suoi errori. Tornò forse un anno dopo come se non fosse mai andato via..quella fase della sua vita mi piace chiamarla: CAZZATA #1.
Un’altra grandissima qualità che ha il Presidente è che a prescindere da crisi, crolli in borsa, fallimenti, ridimensionamenti di personale o salti da finestre stile anni 20, lui è sempre riuscito a trovare lavoro.
Poco dopo essere tornato infatti cominciò a lavorare alla Eriksson..che, guarda caso, fosse proprio di fronte al mio nuovo ufficio
In tutto il tempo che lavoró di fronte a me, non lo vidi mai arrivare in orario..e parliamo di mesi non di giorni.
Fra l’altro tutte le volte che ci incrociavamo al mattino, io uscendo per fare colazione, lui arrivando di corsa con il borsone del pc in bocca mentre tirava su il cavalletto del motorino, desisteva dal cercare di limitare il ritardo e si aggiungeva per andare al Bar. Senza una spiagazione, senza un minimo di preoccupazione, semplicemente aveva delle priorità che in qualche modo riusciva a far valere su tutti..anche sui suoi capi.
Negli anni successivi ci fu un po’ di tutto..da convivenze a cambi lavoro, a cambi di priorità a cambi di vita..l’unica cosa che sempre resisteva a tutto era il suo modo di fare sempre quello che voleva del suo tempo.
Finimmo a vivere insieme per la prima volta nel 2010..ci lasciammo quasi in contemporanea e ci trovammo a vivere in una casa bruttissima, parquet rotto, tubi a vista, muri devastati..insomma una mezza bettola.
Eppure se ci penso bene l’unica cosa che veramente contava di qul periodo(oltre al triplete dell’inter e del mondiale della Spagna, festeggiato per protesta con la bandiera del Napoli in centro a Madrid fra la bolgia di un paese in festa) era il fatto che ogni sera avevamo appuntamente fisso in salotto, gelato e SUPERNATURAL.
Poteva essere successo di tutto durante la giornata ma il nostro gelato e la nostra serie TV era una costante fissa..un rito intoccabile.
Poco importa se a metà del secondo episodio il Presidente cadesse in un sonno rumoroso e profondo, era così che doveva andare..e era proprio bello.
Non molto tempo dopo adeguammo il nostro tenore di vita al nostro stipendio, e quindi per fare una cosa carina, dovemmo contare su altri 2 grandi amici.
iniziammo quindi la ricerca della casa considerando il futuro affitto sulla base di un requisito imperativo:Doveva avere un salone abbastanza grande per poter mettere dentro un biliardo regolamentare.
Il piano funzionò alla grande..decidemmo di andare a vivere a Ventas, attico a plaza de Toros, dove a Madrid i ricchi vanno a vedere uccidere i tori.
Io in realtà spingevo per prendere una casa in perlinato, giuro era davvero in perlinato, solo perchè aveva una piscina semiprivata.
Considerando che nemmeno sapevo nuotare, solo ora mi rendo conto che fosse una cazzata atomica…fortunatamente il Presidente prese in mano la situazione e affittò la casa dei Tori.
Fu una delle pochissime volte che non tenne in considerazione la mia opinione…col sennò di poi non posso fare altro che ringraziarlo….e il biliardo in quella casa lì, ci stava veramente bene.
Fu l’inizio di un’era..eravamo in 4 in casa, tutti italiani e quel posto da allora diventò il punto di ritrovo di tutti gli italiani amanti del calcio e del cazzeggio emigrati a Madrid.
Anni di felice spensieratezza, fra feste, partite, ancora feste, fino ad arrivare alla fase della sua vita che a me piace chiamare CAZZATA #2
Il Presidente, fresco di Master, cercava stimoli lavorativi più gratificanti di un lavoro dove sistematicamente poteva dire che era caduto dalla moto per giustificare il ritardo, scusa sentita 120 volte in 3 mesi, senza soffrire ripercussione alcuna.
Fu allora che si aprì il grande mondo di Tetrapak, azienda leader del settore del brick..con base a Formigine(MO).
Furono giorni di tira e molla fra di noi.
Vani furono i miei tentativi di rendere di nuovo vivido il ricordo della passata esperienza da Bancario a Napoli, esperienza traumatica che quasi lo fa smarrire e diventare un impiegato puntuale.
Ce la giocammo a stecca…se avesse vinto anche solo una partita su 10 sarebbe partito, in caso contrario sarebbe rimasto.
Giuro che fra le tante qualità del Presidente non ci fosse quella di saper giocare a biliardo…eppure quella sera mi stracciò….tutte le volte.
In seguito giocammo moltissime altre volte e tutte le volte, salvo qualche botta di culo, vincevo con facilità disarmante .Quella notta, nonostante mi impegnassi come mai prima, non riuscì mai a batterlo.
Partì da li a poco destinazione Formigine..e se non sapete dove sia..mbè non è colpa vostra…è colpa di Formigine.
Se dovessi raccontare in poche parole di come andò, potrei semplicemente direvi “vedi CAZZATA #1″ ma mi sembra giusto aggiungere anche che questa fu la seconda, ed al momento ultima, volta che il Presidente non ascoltò un mio consiglio.
Il ricordo della vita a Formigine del Presidente è abbastanza vago..lavoro e zero svago..che per uno come lui significa morire lentamente fra atroci sofferenze.
Ma come detto il Presidente è uomo di mondo in grado di capire i suoi errori, e anche se non impara un cazzo, almeno capisce!!
Vedere il traghetto attraccare a Barcellona, abbracciarlo e litigare per chi dovesse guidare fino a Madrid, fu uno dei momenti che ricordo con più allegria di quegli anni.
Il Presidente era tornato!!!
Fu veramente una cosa strana il fatto che non mi preoccupai nemmeno per un minuto che stesse tornando in un paese devastato dalla crisi senza nemmeno un lavoro.
Non fu più così’ strano quando poche settimane dopo trovò un lavoro ancora più pagato del precedente a Formigine..non so spiegare bene perchè, ma se conosci il Presidente sai che lui in qualche modo ste cose le risolve sempre.
Passammo altri anni insieme a vivere a casa, giocare a biliardo e creare nuovi emozionanti slogan per la neonata squadra di calcio STOCAZZO F.C. squadra pro bono che si impegnava a radunare tutti i disadattati di Madrid per impiegarli in un campionato di calcio a 7.
Lui co-fondatore, fu nominato da allora PRESIDENTE di STOCAZZO FC.
E così la storia volge al termine..qualche mese fa mi disse che sarebbe andato a convivere con la sua attuale compagna, nonchè collega, nonchè amica, nonchè madre della sua futura figlia, forse aspettandosi un buon consiglio da me.
Gli dissi semplicemente ” mi sembra la cosa giusta da fare.”
Per la prima volta da quando lo conoscevo, gli stavo consigliando di andare via da una situazione dove fosse felice per cercare fortuna altrove.
Il presidente solo rispose “meno male che ci sei tu” ….me lo ricordo come fosse ora…e anche se fu sussurrato e scritto su un sms suonò così forte che fece tantissimo rumore.
Oggi il Presidente compie 36 anni..non è vecchio, non è giovane…è semplicemente il Presidente.
Aspetta una figlia, una bellissima bambina, che crescerà insieme a la Presidentessa circondato dall’amore incondizionato di tutti quei “fratelli” che negli anni lo hanno visto trasformarsi nell’uomo, nell’amico, nel compagno e nel futuro padre, che è adesso e che con il cuore di chi ci crede davvero, gli dicono con un abbraccio.
AUGURI PRESIDENTE!!